Yuleisy Cruz Lezcano è una poetessa di origine cubana, italiana di adozione: ha poco ha pubblicato il suo libro “Di un’altra voce sarà la paura“.
È un libro di raccolta poetica, pensata per dare voce alle donne vittime di violenza. Il volume è stato proposto al Premio Strega poesie 2024, è stato presentato anche al Salone del libro di Torino. Ma non solo, anche alla TV di Stato della Repubblica di San Marino, a Radio Pop Napoli, all’Ambasciata cubana a Roma, a Pisa, a Palermo, a Ferrara.
Yuleisy è stata ospite del programma televisivo Street Talk di Andrea Villani, con la presenza di Carlo Lucarelli; tanti altri eventi legati al libro ed al tema che tratta sono in svolgimento ed hanno una serie di tappe importanti fino alla primavera 2025.
Lo scopo, il desiderio, l’obiettivo di Yuleisy è parlare della violenza di genere in chiave poetica, parlare dell’educazione all’affettività e all’empatia, con idee e spunti per prevenire la violenza di genere, fare una relazione sul come usare l’arte e la cultura come strumento per prevenire la violenza contro le donne.
Incontriamo Yuleisy Cruz Lezcano per Mondouomo.it in una intensa intervista, in occasione dell’approssimarsi della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre.
Yuleisy nella tua ultima raccolta di poesie cerchi di dare una voce alle donne, di cosa si tratta?
Ho scelto di scrivere questa silloge («Di un’altra voce sarà la paura») perché inconsciamente volevo parlare da tempo del fenomeno violenza contro le donne, visto che per 12 anni ho lavorato nel consultorio familiare a Bologna, e ho seguito, tra le tante cose, i colloqui per l’interruzione di gravidanza. Durante questi colloqui spesso ho ascoltato storie drammatiche di violenza di genere, sia psicologica, sia fisica, fatto che mi ha spinta ad approfondire questa tematica.
Oltre a questo, alcune amiche, in modo inatteso, mi hanno confidato di avere subito violenza, confermando ancora una volta che la violenza può colpire qualunque persona ed è più frequente di quello che di solito si immagina o viene raccontato e denunciato. Comunque ho capito che era arrivato il momento di parlarne data la situazione attuale, in cui gli episodi di violenza sembrano nettamente aumentati, e non so se è solo una percezione oppure se il fatto che se ne parli di più sia dovuto a una maggiore sensibilizzazione riguardo il fenomeno, al fatto che ora si denunci di più oppure all’esasperazione della cronaca che fa delle storie di violenza una sorta di romanzo a puntate, che invade perfino i programmi televisivi, le conversazioni al bar e i commenti nei social. Certamente, tutte queste cose insieme mi hanno spinta a decidere di parlarne. Ho sentito, quindi, il bisogno di raccontare queste storie, perché sono storie vere. Infatti, il libro contiene storie di cronache, storie che ho ascoltato da donne che hanno subito violenza.
Si tratta di una raccolta di poesie che presenta le vite di donne messe all’angolo, abbandonate “dagli Dei e dagli uomini”. Tramite i miei versi ho cercato di dare voce ai silenzi ingiusti, che in realtà sono più grida soffocate, con coraggiosa fermezza. Grazie alla mia determinazione e capacità di scrittura, racconto la cruda verità, unendola anche alla mia esperienza privata, per riportare in luce le storie di donne che rimarranno eterne nella poesia.
Il libro contiene quarantacinque poesie che raccontano storie diverse, e nonostante questo non è esaustivo riguardo a tutte le forme di violenza di genere che si sono viste e si continuano a ripetere, sempre in modo differente nel nostro tempo. Sin dal titolo si legge il mio tentativo e il mio impegno nel dare voce a chi non è riuscita a parlare, a urlare abbastanza forte, a denunciare o a farsi ascoltare riguardo la violenza subita.
Cerco di descrivere la prima fase, quella dell’incredulità iniziale, lo shock, la paura, la vergogna e il senso di colpa nonché l’alienazione, lo spossessamento di sé e la frammentazione della propria immagine corporea che lo stupro comporta.
foto_yuleisy_cruz_lezcano-credits YCL
Cosa significa per te questa data del 25 novembre?
Questa giornata fa parte di una grande campagna chiamata “Orange UNITE Campaign”, lanciata nel 2008 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica per prevenire e sradicare la violenza contro donne e ragazze.
error: I contenuti del magazine online Moltouomo.it sono protetti da Copyright
AdBlocker Rilevato
AdBlocker Rilevato
Il nostro magazine online offre contenuti gratuiti (e sempre li offrirà), senza abbonamento, grazie alla pubblicazione di pubblicità da parte dei nostri ad partner.
Disabilitare il blocco della pubblicità ci aiuta nella raccolta pubblicitaria e quindi nel sostenere la Redazione ed i Copywriter.
Rimuovi l'AdBlocker per continuare la navigazione, grazie.
La Redazione