Elon Musk, tra le altre cose, è uno dei cofondatori di OpenAI, l’azienda dedita all’intelligenza artificiale recentemente balzata agli onori delle cronache per il lancio di ChatGPT.
Sembrano di conseguenza molto importanti le dichiarazioni da lui rilasciate proprio a proposito dell’AI, indicata dall’ex uomo più ricco del mondo alla stregua di uno dei maggiori rischi che incombono al momento sulla civiltà.
Le sue dichiarazioni sono state rilasciate nel corso del vertice del governo mondiale tenuto a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti e, come è del resto naturale alla luce della discussione in atto presso l’opinione pubblica, hanno destato notevole scalpore.
L’intelligenza artificiale è un rischio per la civiltà: lo dice Elon Musk
“Uno dei maggiori rischi per il futuro della civiltà è l’intelligenza artificiale”: la dichiarazione è stata rilasciata da Elon Musk durante il vertice del governo mondiale che si è tenuta a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
Si tratta di parole che non sembrano lasciare molti dubbi sul vero e proprio ravvedimento del CEO e fondatore di Tesla e le quali dovrebbero essere prese seriamente dagli interlocutori. Il miliardario di origini sudafricane, infatti, è uno di coloro che hanno fondato e finanziato OpenAI, l’azienda diventata famosa a livello globale per il lancio dello chatbot ChatGPT e alleatasi di recente con Microsoft, proprio per lo sfruttamento commerciale del proprio programma.
Le parole di Musk sono state seguite da una doverosa precisazione, quella relativa alle grandi potenzialità collegate all’intelligenza artificiale. Resta però da capire se tali potenzialità siano superiori o almeno pari ai pericoli che si aprirebbero di fronte ad un utilizzo distorto di questa tecnologia. Se altre realizzazioni tecnologiche, ad esempio gli aerei, le automobili o le medicine devono rispondere ad un complesso di regole fissate dai governi, per l’AI non è la stessa cosa, poiché al momento manca un quadro normativo al proposito. Delle leggi ben precise potrebbero in effetti rappresentare un freno per questo particolare ambito, ma potrebbero al tempo stesso smussarne gli ormai evidenti rischi, sempre secondo Elon Musk.
Perché le dichiarazioni di Elon Musk sono importanti
Le dichiarazioni rilasciate da Elon Musk a Dubai sono da considerare estremamente importanti. Il CEO di Tesla ha lasciato OpenAI nel corso del 2018 e non detiene più alcuna partecipazione nella società e ha precisato che l’azienda era stata concepita inizialmente come una no profit open source. Con il trascorrere del tempo, però, il suo status si è modificato, tanto che ora è invece una closed source a scopo di lucro. Una mutazione molto rilevante, tale da obbligare a riconsiderare il tutto, anche a livello normativo.
Nel frattempo, è scoppiata una vera e propria battaglia commerciale tesa allo sfruttamento dell’intelligenza artificiale, che vede protagoniste in particolare Google e la stessa Microsoft. Una tenzone che ha visto il suo apice nei giorni passati, quando sono stati presentati Bard, lo chatbot di Google, e il nuovo motore di ricerca Bing AI, con risultati non proprio esaltanti.
In particolare, durante la presentazione della versione di Bing integrata dall’intelligenza artificiale, il programma ha dato luogo ad una serie di risposte completamente errate. Il tutto è stato messo in risalto da un ricercatore indipendente, Dmitri Brereton, sul suo profilo Twitter, costringendo la casa di Redmond a specificare che gli errori, abbastanza marchiani, evidenziati nel corso dell’evento erano comunque stati messi in preventivo dalla dirigenza.
Il problema vero è che le aziende stanno correndo per ritagliarsi una posizione di forza in un segmento di mercato, quello delle ricerche sul web, considerato fondamentale in ottica pubblicitaria. In questa corsa sempre più accelerata, però, il rischio è che vengano sottovalutati aspetti etici e pratici di non poco conto. A partire dalle ricadute di un uso intensivo dell’AI sul mercato del lavoro. Proprio per questo le dichiarazioni di Elon Musk sono da accogliere con favore.