Neocampione nazionale di cioccolateria, il ventisettenne Gianluca Trisolini racconta la propria ascesa nell’olimpo dei maestri pasticceri a Moltouomo.it
Il mottolese Gianluca Trisolini è campione nazionale di cioccolateria nel concorso Belcolade Award 2023. Il concorso è uno tra i più importanti nel mondo della cioccolateria e pasticceria a livello nazionale. È arrivato primo, dopo un percorso durato circa 6 mesi con decine e decine di concorrenti da tutta Italia. E il giovane pasticcere è stato in grado di conquistare la giuria con una ricetta davvero preziosa: cioccolato e attaccamento al territorio. Perché l’opera che ha realizzato – e che gli è valsa il prestigioso premio – è un una scultura di oltre un metro, un inno d’amore per Taranto e la Puglia abbinato al tema della sostenibilità.
Ricordiamo che a proclamare i vincitori del Belcolade Award, è stata una giuria di altissimo livello. A cominciare dal presidente, il Maestro Davide Malizia, campione mondiale di pasticceria e allenatore della Nazionale italiana di pasticceria che tra i suoi riconoscimenti vanta il Sucre d’or come miglior artista al mondo dello zucchero, la Stella del World Pastry Star, il premio Migliori Pasticceri del mondo by Iginio Massari e la pergamena nel Leone d’oro di Venezia per meriti professionali. Altri giurati: Francesco Elmi, Emanuele Valsecchi, Rocco Scutellà, Marco De Vivo, Luca Mannori (campione del mondo di pasticceria), Thierry Bamas (tra i suoi titoli, anche quello di Meilluer Ouvrier de France Pâtissier nel 2011).
Gianluca Trisolini, un esempio di professionalità, per tanti giovani come lui, ma anche un ragazzo disponibile e affabile. Valori aggiunti da non sottovalutare.
Gianluca di premio in premio …hai iniziato con il “Mottolozzo” per arrivare a questo nuovo traguardo, neocampione nazionale di cioccolateria nel Belcolade Award 2023, Un consiglio per i tuoi giovani colleghi, il lavoro, il sacrificio, lo studio premiano?
“Fin dai sedici anni, con l’impegno scolastico presso l’Istituto Professionale, ho capito che con costanza e applicazione potevo raggiungere i miei obiettivi. Certo non è stato facile. Sacrificare le feste, le uscite con gli amici. Però ho imparato a non mollare mai. Quello che mi sento di consigliare ai miei più giovani colleghi è di non sentirsi ‘arrivati’ mai”.
Per continuare con i suggerimenti…è utile anche partecipare a gare come quella che hai vinto, giusto?
“Si, certamente. A prescindere dal risultato, partecipare anche solo come esperienza formativa. Inoltre, nel nostro lavoro è essenziale mettersi in discussione, affrontare una giuria, affrontare il confronto con i colleghi. Se si rimane sempre nel proprio non si cresce, si diventa ‘monotoni’. È fondamentale continuare ad aggiornarsi e formarsi sempre.”
Come è stata la tua formazione di studio iniziale? Hai pensato subito alla pasticceria e cioccolateria?
“Fin da piccolo ho avuto nella mente la pasticceria. Dopo l’Istituto professionale ho partecipato a diversi Master e ho avuto la fortuna di conoscere e imparare da Maestri anche internazionali. Maestri non solo per la pasticceria e la cioccolateria, ma anche maestri di vita e amici”.
Hai un tuo negozio di pasticceria nella tua città, Mottola, in provincia di Taranto. Ma sappiamo che coltivi anche una grande passione…la musica. Come concili questo grande connubio, arte culinaria, cioccolato, musica e violino?
“All’inizio ho cercato di percorrere queste due strade in parallelo: pasticceria e musica. Però dopo l’apertura dell’attività imprenditoriale ho dovuto accantonare il mondo concertistico. Il mio obiettivo primario è svilupparmi come imprenditore non solo a livello della provincia di Taranto ma anche regionale e nazionale. Per cui rimane poco tempo per il mio violino!
La musica è comunque un ricordo che conservo nel mio cuore e mi lascia una formazione mentale importante anche nella mia professione. Magari un giorno riprenderò da dove ho lasciato.”
Nei prodotti che hai studiato e realizzato per la competizione al Belcolade Award 2023 c’è stata una grande attenzione per il territorio ma anche per le crescenti intolleranze alimentari, vero?
“L’azienda che ha promosso il concorso ha deciso di porre l’attenzione su prodotti sostenibili come concetto e come impresa. Non solo per il territorio e le intolleranze alimentari ma anche per uno stile di vita sano. Quindi abbiamo utilizzato e lavorato non solo prodotti di alta qualità ma anche attuali. Anche per la scultura vincitrice.”
Chiedo per una amica…il cioccolato, afrodisiaco, antidepressivo, sogno dei golosi, ….quale è il cioccolato migliore che racchiude tutte queste caratteristiche e quanto mangiarne per non farsi ‘ del male ’?
Gianluca ride a questa domanda, e nonostante la sua professionalità, svela i suoi ventisette anni. “È vero, il cioccolato è un alimento che ha queste caratteristiche…ma dipende dal gusto personale delle persone che lo consumano! Sicuramente quello più salutare è quello meno lavorato. Io preferisco i ‘monorigine’, detti anche cioccolati nobili, con un fondente tra il 60 e il 70 per cento.
Mi chiedi quanto se ne può consumare al giorno in sicurezza? Anche questo è soggettivo e dipende da molti fattori…in generale io consiglio per il benessere psico-fisico un 35 grammi al giorno.”
Quali sono i tuoi progetti futuri nel campo della pasticceria e della cioccolateria? Hai già in mente delle pubblicazioni per far conoscere al grande pubblico la tua arte?
“Non mi sbilancio. Posso solo dire che ho in studio dei progetti internazionali. Da sempre il mio obiettivo è rivalutare e valorizzare il cioccolato nel Meridione. In Italia l’autoconsumo è ai livelli più bassi rispetto agli altri paesi. E nel sud d’Italia lo è ancora di più. Voglio contribuire a cambiare questa tendenza sfavorevole. In Italia il cioccolato si regala ma non si mangia!”
Se volessi dedicare un cioccolato o un dolce a queste feste natalizie a cosa penseresti?
“Uno dei prodotti che mi piacciono di più nella cioccolateria sono i ‘cremini’. Non hanno solo il cioccolato ma anche la frutta secca e una texture interna particolare. Sono un prodotto da scaffale, ma la cosa migliore è che si conservano a 14 gradi ma quando si vanno a consumare si vanno a fondere grazie alla temperatura corporea rilasciando tutta la loro fragranza.
Proporrei quindi per queste feste natalizie un buon cremino alla cannella, o anche un cremino allo Speculoos, un biscotto fatto con quattro spezie diverse, il tutto da associare ad una gelée di fichi tipica della mia terra di Puglia..”