Essere padri separati non è facile! Già, infatti, è complicato ammettere il “fallimento” della propria relazione sentimentale e se, poi, ci si mette anche la lontananza dai figli la situazione diventa spesso insostenibile. Eppure, non tutto è perduto! Una cosa, infatti, è il rapporto marito/moglie, un’altra è quello tra padre e figlio. Ma come possiamo mantenere un buon rapporto con i nostri figli nonostante tutto?
Padri separati e figli di divorziati: un rapporto irrecuperabile?
Il padre è una figura di fondamentale importanza nella vita di ogni figlio. E questo vale finché si è adulti, ed anche oltre, dato che il consiglio di un padre è il più vero e sincero che tutti noi possiamo ricevere. Anche per i padri separati e per i loro figli vale la stessa cosa: un bambino deve sempre avere la figura del papà come riferimento anche se spesso, con una separazione di mezzo e con rapporti tra ex-coniugi particolarmente complicati, è facile metterci da parte, sentirci inadeguati e diventare, per i nostri figli, dei veri e propri estranei!
Questo è il caso in cui, nella vita, si ritrovano a perdere tanto il padre che il figlio. Il primo, infatti, non riesce a maturare e crescere come solo un figlio riesce a far fare, mentre il secondo sarà sempre disorientato, gli mancherà una guida e, per questo, tenderà a delegare le proprie scelte importanti all’altro genitore (la madre).
Figli di divorziati che hanno accanto, invece, un padre che dimostra interesse nei loro confronti, con cui poter interagire e che li ascoltano crescono sapendo di avere vicino una persona di cui fidarsi per sempre, che possono stimare e dal quale possono ispirarsi per affrontare la quotidianità. Ecco che questi figli si relazioneranno meglio con i coetanei, sapranno affrontare i problemi, avranno un miglior rendimento scolastico. Vivranno, insomma, più felici e il rapporto con loro non subirà notevoli cambiamenti perché se è vero che non si vive più insieme è altrettanto vero che la presenza non è mai cessata.
Padri separati: 3 consigli per mantenere vivo il rapporto coi figli
Essere padri separati, lo abbiamo capito, è difficile ma essere sempre presenti nella vita dei nostri figli non è poi così tanto complicato. Messe da parte la rabbia, la frustrazione e, magari, la delusione, possiamo mantenere vivo il rapporto padre/figlio con alcune semplicissime regole di vita. Tre, in particolare, quelle che vale la pena ricordare.
- Giochiamo con i nostri figli, specie se sono piccoli e hanno un’età compresa tra i 0 e gli 8 anni. Soprattutto in questo momento della loro vita i bambini sono molto fisici ed hanno, quindi, molto bisogno del contatto con il papà. E quale migliore occasione dei giochi per stabilirne uno? Ecco che perfetti sono i giochi dell’aeroplano, le lotte, il semplice solletico, le gattonate insieme a lui e tutto ciò che ci viene in mente per garantire il divertimento. In questo modo i bambini sperimentano emozioni nuove: si emozionano, si eccitano, hanno paura di essere “mangiati”, riescono a comprendere quando è il momento di calmarsi.
- Partecipiamo alla vita scolastica dei nostri figli. Andiamo alle riunioni, parliamo con i maestri, andiamo a ritirare le pagelle, accompagnamoli alle attività extrascolastiche. Se abbiamo la possibilità, quando i nostri bambini sono con noi, diamo loro una mano con i compiti, chiediamogli di mostrarci quelli fatti quando non c’eravamo, aiutiamoli a sviluppare la loro fantasia. A volte non abbiamo idea di quanto tutto questo sia importante per un figlio e di come non vada mai dato per scontato.
- Specie quando i nostri figli iniziano a crescere, il consiglio per mantenere vivo il rapporto con loro è quello di stupirli quanto più possibile. Cerchiamo di rapire la loro mente e di fare cose che lascino dentro loro un’impronta indelebile, magari rinunciando ad un impegno per noi importante per trascorrere più tempo con loro. Tutto ciò rimarrà nella loro anima e, crescendo, farà capire loro quanto, seppur da padri separati, è stato bello essere sempre presenti nella loro vita.