Il 1 novembre si celebra la Giornata Mondiale Vegan, un evento volto a sottolineare l’importanza di questo stile di vita.
Nel corso della vita ogni persona compie delle scelte che possono fare la differenza. Le decisioni vanno prese in risposta ai propri ideali, al fine di raggiungere un determinato obiettivo. Ogni individuo quotidianamente è chiamato a compiere delle piccole scelte che riguardano diversi aspetti antropologici. L’alimentazione, ad esempio, non è solo un fattore biologico, volto alla sopravvivenza dell’essere umano, ma ingloba anche fattori sociali.
La nutrizione prevede l’assunzione di alimenti di origine animale e vegetale che possano fornire all’organismo l’apporto nutrizionale di cui ha bisogno. Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha compreso il valore del cibo, procurandosi gli alimenti attraverso la caccia e la pesca. Nel corso dei secoli, le innovazioni tecnologiche hanno cambiato il modo di approcciarsi al cibo. L’alimentazione è dunque in primis una questione sociale.
L’impegno etico oltre la dieta vegana.
Nel corso degli ultimi decenni si sta diffondendo una nuova filosofia alimentare: il veganismo. Un nuovo modus vivendi che mette al primo posto il benessere ambientale. I vegani, infatti, sono contrari allo sfruttamento degli animali, tanto da decidere di puntare su alimenti di origine vegetale. Una filosofia di vita che non si limita alla sfera alimentare, ma coinvolge anche altri aspetti come l’abbigliamento, l’arredamento e il turismo.
Il valore del World Vegan Day.
Il veganismo si sta affermando sempre di più nella società, coinvolgendo un gran numero di persone. Per sottolineare il suo valore è stata istituita una giornata celebrativa che cade il 1 novembre. Un giorno stabilito sul calendario per porre l’attenzione su un’ideologia che potrebbe cambiare le sorti del Pianeta. La data è stata scelta in ricordo del giorno della fondazione nel 1944 della prima società vegana. L’associazione venne istituita da Donald Watson con il nome di Vegan Society.
Il World Vegan Day ha avuto origine nel 1994 in Inghilterra grazie all’impegno dell’animalista Louise Wallis. L’attivista cercava un modo originale per celebrare il cinquantesimo anniversario della fondazione della Vegan Society.
Il 2024 è un anno importante poiché si celebra sia l’ottantesimo anniversario dalla fondazione della società, sia il trentesimo dall’istituzione della giornata celebrativa. Il 1° novembre non è un giorno qualunque, ma un momento che esalta il veganismo, sottolineandone l’importanza.
Etimologia del termine vegano.
Il termine vegano indica la trasposizione italiana dal inglese “vegan”. Sebbene la paternità del neologismo sia attribuita a Donald Watson, sembra che la parola abbia origini ben diverse. Vega, infatti, è il nome di un ristorante vegetariano, nato a Londra nel 1935. A quanto pare il titolo dell’attività fu d’ispirazione per la scelta del nome che indicasse la loro svolta alimentare.
Il pensiero vegano.
Nell’immaginario collettivo si tende ad ipotizzare che il veganismo sia un qualcosa che riguardi solo la sfera della nutrizione. Tuttavia quello alimentare è solo uno dei comparti in cui si manifestano i valori vegani. Un’ideologia che mette al primo posto la tutela degli animali, rifiutandone lo sfruttamento. Anche il mondo dell’abbigliamento abbraccia i principi etici del veganismo, prevedendo l’eliminazione di tessuti e materiali di origine animale.
Il ruolo di Donald Watson.
Non si può parlare della Giornata Mondiale dei Vegani senza approfondire la biografia e l’ideologia di Donald Watson. Nato nel 1910 in Gran Bretagna, nel corso della sua vita si è distinto per l’impegno sociale. È stato un attivista che ha diffuso principi di non violenza, battendosi per il rispetto di ogni essere vivente.
Fin dai primi anni di vita Watson ha avuto modo di entrare a stretto contatto con lo sfruttamento del mondo animale. Lo zio George aveva una fattoria, non mancando di maltrattare il bestiame al fine di ottenere un tornaconto personale. A quattordici anni assistette al massacro di un maiale da parte di suo zio; il primo evento che segna la svolta ideologica del giovane Donald. Dopo aver osservato con i suoi occhi la violenza con il quale venivano trattate le bestioline, eliminò dalla sua dieta ogni alimento di origine animale.
Le sue convinzioni etiche andarono ben oltre, sino ad adottare un modus vivendi che prevedesse la totale esclusione di qualsiasi derivato animale. Nel 1944 fondò insieme a sua moglie ed altri quattro amici la Vegan Society con lo scopo di propagare i suoi principi.
Il veganismo, una filosofia che ha origini antiche.
Quando pensiamo alla parola “vegan” abbiamo la sensazione che si tratti di qualcosa che riguardi il mondo moderno. In effetti il termine vegano è stato adottato nel corso degli ultimi decenni, ma il suo significato etico ha origini ben più antiche. Molti popoli, infatti, hanno analizzato la connessione fra cibo ed ambiente. Sono tanti i filosofi e gli scrittori che hanno dimostrato di essere pionieri nel mondo del veganismo.
La posizione di filosofi e scrittori.
Pitagora è conosciuto e ricordato per le sue scoperte nel campo della matematica. Un nome illustre anche nel mondo della filosofia. Il pensatore di Samo diede vita ad una scuola filosofica nella quale trasmetteva anche ai suoi discepoli principi contro l’uccisione di qualsiasi essere vivente.
Pitagora sosteneva che l’astensione dalla carne facesse parte dei suoi ideali spirituali; la filosofia pitagorica metteva al centro l’anima, ritenendo che ne fossero dotati tutti gli esseri viventi. Non mancano testimonianze scritte che confermano i dettagli dell’alimentazione seguita dal noto pensatore. Il poeta Ovidio nell’opera Le metaformosi scrive della dieta priva di carne e della filosofia animalista di Pitagora.
Siddhartha Gautama Buddha fu un fervido sostenitore della dieta vegana, promulgando il suo messaggio contro la crudeltà sugli animali. Anche il filosofo Plutarco nel suo trattato “Del mangiare carne” espresse il suo disappunto sull’abitudine di consumare alimenti di origine animale. Platone, invece, parlò nelle sue opere degli aspetti benefici di un regime alimentare privo di carne.
La visione di alcuni artisti.
Filosofi e scrittori hanno ideato e promulgato il loro messaggio riguardo agli ideali di non violenza. La loro ideologia non si è limitata agli esseri umani, ma ha integrato anche il mondo animale. Valori etici che hanno guidato il percorso artistico di personaggi illustri come Leonardo Da Vinci e Michelangelo Buonarroti.
Il genio più grande della storia amava ogni aspetto del creato, fra cui gli animali. Le sue posizioni animaliste lo spinsero ad eliminare la carne dalla sua alimentazione. L’artista non ebbe timore nel rifiutare le pietanze a base di carne preparategli nelle corti in cui fu ospite.
L’autore della Pietà e del David, nel corso della sua vita, seguì un’alimentazione in cui non vi era spazio per selvaggina e latticini.
Il veganismo ai giorni nostri.
Come abbiamo avuto modo di scoprire il veganismo ha radici piuttosto antiche. Oggi la dieta priva di carne ed alimenti di origine animale è oggetto di grande attenzione. Il mondo della ristorazione, infatti, si sta adeguando alle esigenze di una fascia della popolazione. La diffusione della cultura vegana sta spingendo chef e ristoratori a proporre pietanze vegane.
Il veganismo sta acquisendo sempre più spazio nella società. I numeri confermano la tendenza: il 10% della popolazione italiana si definisce vegana. Le statistiche riportano che il 59% degli italiani sta riducendo il consumo di carne. Dunque sembra esserci un passaggio graduale al mondo vegano. Un percorso a piccole tappe che parte dalla limitazione del consumo di alimenti ad origine animale.
Vegan lifestyle, una soluzione per il benessere dell’ambiente.
La crisi climatica è una delle principali problematiche che siamo chiamati ad affrontare. Il cambiamento climatico sta dando vita ad estati sempre più roventi con conseguenze nefaste per la salute. Gli eventi alluvionali stanno mettendo in ginocchio varie aree del pianeta, causando ingenti danni. In un contesto tutt’altro che roseo la popolazione mondiale ha il dovere morale di intervenire per cercare di arginare le conseguenze generate dalla crisi climatica.
Il veganismo potrebbe essere una delle soluzioni da mettere in atto. L’impatto ambientale degli alimenti di origine animale è ben più elevato rispetto a quello di origine vegetale. Basti anche solo pensare alla produzione di metano da parte dei ruminanti. Per il benessere dell’ambiente sarebbe opportuno adottare uno stile di vita differente che incentiva la riduzione delle emissioni di gas.
Da uno studio condotto dall’Università di Oxford la dieta vegana è risultata quella con il minor impatto ambientale in termini di minor emissioni di gas serra, consumo di acqua e suolo. Anche ridurre il consumo di alimenti di origine animale potrebbe generare gli stessi effetti benefici di un piano alimentare vegano.
Ambientalismo e veganismo sono due concetti correlati. Coloro che hanno a cuore la salvaguardia del pianeta desiderano diffondere il loro messaggio etico, invitando ad abbracciare un nuovo modo di vivere l’alimentazione.
Dieta vegana ed i vantaggi per la salute.
I benefici del veganismo non si limitano all’ambiente ma riguardano anche la salute degli essere umani. Diversi studi hanno dimostrato la correlazione fra una dieta vegana bilanciata e la prevenzione di determinate malattie. Ricette vegane, quindi un’alimentazione priva di carne e derivati di origine alimentare aiuterebbe a ridurre il rischio di diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Tali vantaggi deriverebbero da un maggior apporto di fibre e antiossidanti, oltre che da una minore di grassi saturi.
La dieta vegana è un’alleata per la salute e la longevità; per ottimizzare questa svolta occorre scegliere alimenti in base alla stagionalità, prediligendo le coltivazioni biologiche.
Il veganismo, come diversi fattori umani, è oggetto di critiche ed approvazione da parte della popolazione. L’1 novembre, tuttavia, va celebrata l’importanza e il coraggio di una scelta dal grande valore ideologico. Una svolta che non è solo frutto di una tendenza, ma di un pensiero etico in cui la non violenza e il benessere ambientale sono al primo posto.