Oggi, 12 settembre, si celebra la Giornata Internazionale dei Videogiochi, una ricorrenza che riconosce l’importanza culturale, economica e sociale di un mondo che coinvolge milioni di persone in Italia e nel mondo.
Tra questi, ci sono tanti uomini, molti dei quali professionisti, che riescono a dedicare un po’ di tempo anche ai videogiochi. È un fenomeno sempre più diffuso e apprezzato e non è affatto un male, anzi.
Videogiochi: un passatempo adulto e diffuso
Pensare ai videogiochi come passatempo esclusivamente per giovani o adolescenti è ormai un luogo comune superato. In Italia, infatti, circa 14 milioni di persone giocano regolarmente ai videogiochi, di cui oltre l’80% ha più di 18 anni.
Gli uomini rappresentano quasi il 60% di questo pubblico, con età medie che si aggirano intorno ai 30 anni e con una fetta rilevante di videogiocatori che va dai 35 ai 64 anni.
Molti di questi sono uomini impegnati professionalmente che trovano nel gaming uno spazio di svago e relax per staccare dalla routine quotidiana.
Quali sono i videogiochi più diffusi tra gli uomini in Italia?
I videogiochi più diffusi tra gli uomini in Italia nel 2025 includono sia titoli storici che nuove uscite molto attese. Alcuni dei giochi più popolari e giocati sono:
Mario Kart 8 Deluxe e altri titoli Nintendo: amati per la componente arcade e multiplayer familiare.
Minecraft: un fenomeno mondiale di longevità e creatività, amato per la sua formula sandbox e la libertà di gioco, disponibile su quasi tutte le piattaforme.
Grand Theft Auto V e il prossimo atteso Grand Theft Auto VI: giochi di azione-avventura con una forte componente multiplayer online che garantisce una community attiva e duratura.
Counter-Strike 2: uno dei titoli di sparatutto competitivo più giocati, con una community italiana molto attiva in tornei amatoriali.
FIFA e giochi sportivi: i videogiochi di calcio e sportivi sono largamente diffusi, con un’ampia base di appassionati su console.
Call of Duty e altri sparatutto: molto popolari nelle community degli appassionati di giochi competitivi e multiplayer.
Perché i professionisti scelgono i videogiochi?
I videogiochi offrono un modo coinvolgente per rilassarsi e allontanare lo stress. Molti professionisti, da manager a lavoratori creativi, trovano nei videogiochi un mezzo non solo per svagarsi ma anche per allenare la mente, migliorare la concentrazione, la coordinazione e il problem solving. Diversi studi e testimonianze dimostrano che il gaming, se fatto con moderazione, aiuta a sviluppare capacità cognitive utili anche sul lavoro.
Inoltre, il mondo dei videogiochi è una realtà in forte crescita anche dal punto di vista occupazionale in Italia, con oltre 2.400 professionisti coinvolti direttamente nella produzione e sviluppo, un settore che impiega soprattutto giovani e che genera miliardi di euro di fatturato. Questo legame stretto tra lavoro e gaming contribuisce a rafforzare la cultura videoludica anche tra chi vive quotidianamente nella dimensione professionale.
Non è una fuga, ma una forma di equilibrio
Contrariamente a stereotipi passati, il tempo dedicato ai videogiochi non è una fuga dalla realtà, ma spesso una forma intelligente di equilibrio tra doveri e piaceri. I videogiochi possono rafforzare relazioni sociali, anche professionali, attraverso modalità multiplayer e comunità online, diventando un modo per condividere momenti di svago e amicizia dopo ore di lavoro.
Videogiochi e papà: un ponte prezioso con i figli
Un aspetto importante del mondo videoludico riguarda i papà che scelgono di giocare con i propri figli. Questa condivisione non è solo un momento di svago ma un’opportunità preziosa per rafforzare il legame padre-figlio. Giocare insieme permette ai genitori di conoscere meglio il mondo digitale dei propri figli, facilitando il dialogo e la comprensione reciproca
Studi e testimonianze evidenziano come i videogiochi multiplayer incoraggino la cooperazione, la comunicazione e la risoluzione condivisa di problemi, capacità fondamentali anche nelle relazioni familiari.
Inoltre, attraverso il gioco, i papà possono supportare i figli nell’apprendimento di autoregolazione emotiva e resilienza, aiutandoli a superare frustrazioni e a migliorare l’autocontrollo. In questo modo, i videogiochi giocati insieme non sono una barriera, ma anzi un ponte che cementa legami affettivi e crea spazi di condivisione autentica nel contesto familiare
Le nostre considerazioni
In occasione della Giornata Internazionale dei Videogiochi, è importante valorizzare questa passione diffusa anche tra gli uomini professionisti, ribadendo che il gaming è compatibile con uno stile di vita sano, produttivo e creativo. Dedicarci un po’ di tempo con consapevolezza è un modo per arricchire la propria quotidianità senza rinunciare a nulla.